Macchiori, grande festa al Csm di San Gavino

SAN GAVINO MONREALE, 29 giugno 2018 - Tutti insieme per celebrare la vita e il sogno e permettere alle persone che soffrono di disagio mentale di non sentirsi soli e tornare a essere cittadini come gli altri. C'erano oltre trecento persone alla grande festa di comunità che ha animato ieri il Centro di Salute mentale, Cms, ha riunito cittadini di San Gavino Monreale, operatori e utenti per celebrare la settima edizione della manifestazione "Macchiori". All'evento, organizzato dal Csm e dal Centro Diurno di San Gavino, hanno partecipato anche tanti operatori e utenti arrivati dalle altre comunità terapeutiche, CTR di Guspini e Serramanna, e dalle associazioni Oltre il Sogno, Andalas de Amistade, Famiglia Insieme. A fare gli onori di casa Alessandro Coni, direttore del Dipartimento di Salute mentale e delle dipendenze (Dsmd) di Ats - Assl Sanluri e Antonio Onnis, direttore di Ats Assl Sanluri. Il Centro Diurno è stato allestito per l'occasione con bandierine colorate, grandi tavoli apparecchiati per la cena sociale e l'aereo ricolorato simbolicamente per dare nuove tinte al sogno di arrivare sempre più in alto. Ad accompagnare il pomeriggio di festa la musica della band Conto alla Rovescia formata da operatori e utenti del Centro diurno di Selargius. Volontari, operatori e utenti si sono messi ai fornelli e hanno preparato e servito oltre trecento pasti.


"L'aereo nel tempo si era sbiadito e probabilmente anche il nostro slancio era un po' scemato, per cui abbiamo pensato di ridare colore ai nostri sogni", afferma Alessandro Coni. "Ci siamo ispirati ai disegni di Lugi Lai che ci ha guidato nel dipingere l'aereo e abbiamo realizzato dei Giganti di Monti Prama, pensando che in questo luogo che i giganti possano essere protettori di questo centro, potendo rappresentare quel gigante silente che dorme dentro ognuno di noi e che nei momenti di difficoltà si può destare per venirci in soccorso".

L'attività del Csm non si ferma qui. Tra i progetti futuri la realizzazione di un murale che rivesta di nuove forme e colori il Centro Diurno di San Gavino e l'installazione di una statua raffigurante proprio un gigante di Monti Prama. "Perché", conclude Coni, "anche gli spazi e i luoghi di cura devono avere una funzione abilitante".