Corso regionale screening colon retto

Screening tumore colon retto
SANLURI, 4 maggio 2018 - Nei giorni 29 e 30 maggio si terrà ad Oristano, la seconda edizione del percorso formativo rivolto a tutti professionisti della Sanità Sarda coinvolti nello screening per diagnosi precoce e prevenzione del Tumore colon-rettale.

I dati epidemiologici dimostrano che 11% dei tumori rilevati ogni anno interessano il colon retto, ma a fronte di questa alta incidenza (terzo tumore nella popolazione) l’adesione ai programmi dello SCREENING promossi dalle ASSL, in modo gratuito e con chiamata attiva, è piuttosto bassa e l’azione preventiva risulta poco efficace.
Pertanto la Regione Sardegna ha previsto, oltre che future azioni di sensibilizzazione della popolazione, il potenziamento e miglioramento delle attività attraverso la formazione di tutto il personale della Regione Sardegna coinvolto nello screening del colon retto e per l’organizzazione della formazione ha incaricato, in qualità di capofila, la ASSL di Sanluri.
Tale attività formativa prevede che i partecipanti al corso, attraverso la condivisione delle esperienza maturate nelle diverse realtà degli screening regionali e la contestualizzazione delle “best practice“ utilizzate in altre esperienze nazionali, migliorino le proprie competenze per la riqualificazione dello screening del tumore del colon retto al fine di garantire una maggiore efficaccia delle azioni preventive.

Gli operatori del Centro Screening di Sanluri, coordinati dalla dottoressa Anna Maria Vecchi, il Servizio dell’endoscopia coordinato dal dr. Stefano Sanna e il Servizio Formazione, ricerca e cambiamento organizzativo dell’ATS - ASSL Sanluri, hanno programmato e organizzato con la collaborazione dei massimi esponenti nazionali (Osservatorio nazionale degli Sreening, Giscor, ISPRO, Registro tumori del Veneto) la formazione di tutti i professionisti dell’ATS dedicati a quest’area della prevenzione.

I risultati dell’apprendimento della prima edizione del corso, lasciano ben sperare sull’esito finale del progetto formativo, infatti i 60 operatori coinvolti hanno realizzato dei documenti condivisi con l’obiettivo di omogenizzare le procedure e l’offerta regionale per una riqualificazione del percorso dello screening del colon retto, secondo gli attuali standard di qualità, per una migliore erogazione delle prestazioni sanitarie.
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