Meningite: nessun allarmismo, chiarimenti

SANLURI, 11 gennaio 2017 - Il Ministero della Salute, in un suo recente comunicato, chiarisce: <Al momento non esiste alcuna situazione epidemica, la circolazione dei germi che causano la malattia è nella norma attesa, in linea coi numeri degli ultimi anni>.
Il Ministero non intende minimizzare la gravità che spesso assume la patologia, ma semplicemente riportare la questione entro i parametri della documentazione oggettiva e della ragionevolezza.

Il termine "meningite" si riferisce a una condizione clinica di gravità variabile, che può essere determinata da vari germi, che colpiscono in maniera episodica e difficilmente prevedibile, attraverso il contagio interumano la cui identificazione è importantissima per sviluppare azioni mirate di cura e interventi di prevenzione e contenimento della diffusione dei germi stessi.

I batteri della meningite
Possono causare la meningite batteri come il meningococco, di cui esistono diversi ceppi (tipo A Y, W135, B, C) che sono tra i più diffusi in Europa e in Italia. Ultimamente il meningococco C è stato nelle prime pagine delle cronaca della Regione Toscana. Altri batteri come lo pneumococco l’emofilo, il bacillo della tubercolosi, così come stafilococchi, streptococchi, batteri coliformi etc, nonché forme virali, possono complicarsi dando forme di meningite. Le infezioni sia batteriche che virali si possono manifestare con aggressività variabile, spesso favorita dalle condizioni di salute della persona colpita.

I casi di meningite
Nel 2016 sono stati segnalati 178 casi di meningite da meningococco, con un’incidenza in lieve aumento rispetto al triennio 2012-14, ma in diminuzione rispetto al 2015. Ciò è dovuto alla presenza in Toscana di una trasmissione più elevata che nel resto d’Italia, dove la situazione è costante, soprattutto per quanto riguarda l’infezione da meningococco di tipo C negli adulti già notata nel corso del 2014.
Il numero totale dei casi di meningite, dovuti, quindi, anche agli altri germi indicati, è passato da 1479 nel 2014, a 1815 nel 2015 e a 1376 nel 2016, quindi con una discreta diminuzione rispetto al biennio passato. Per esempio, si sono verificati 940 casi di meningite da pneumococco nel 2016 (rispetto ai 1256 casi del 2015) e 80 da emofilo (rispetto ai 131 del 2015): come si vede una tendenza in diminuzione.
E’ anche da dire che la letalità della meningite è di circa il 10% nei casi dovuti a pneumococco (98 deceduti su 940 pazienti nel 2016) e di circa il 12% nei casi da meningococco (21 su 178 pazienti), che aumenta al 23% nel caso in cui il ceppo di meningococco sia il C (13 su 51 pazienti).
Non si intende certamente minimizzare la gravità, spesso, della patologia, ma semplicemente riportare la questione entro i parametri della documentazione oggettiva.
Al momento non esiste alcuna situazione epidemica, la circolazione dei germi che causano la malattia è nella norma attesa in linea coi numeri degli ultimi anni, il presidio preventivo rappresentato dalla vaccinazione è disponibile per le classi di età a rischio e per le persone che presentano rischi particolari di contrarre una malattia invasiva grave.
Il Ministero per garantire il consolidamento della copertura vaccinale, sta operando a supporto delle Regioni, anche con studi e ricerche che possano chiarire i meccanismi di trasmissione e di virulenza dei germi.
Questo significa essere attenti e garantire interventi tempestivi e mirati ogni volta che si verifichi una caso di meningite, così come non ci si stancherà mai di raccomandare la vaccinazione
L’opinione pubblica deve poter comprendere con precisione quali siano i rischi e quali siano i comportamenti da tenere, escludendo ogni ingiustificato allarmismo.
Per quanto riguarda il meningococco di tipo C, il più letale, le cifre dicono che ha causato 36 decessi negli ultimi quattro anni, in una popolazione di quasi 65 milioni di persone. Considerando tutti i ceppi di meningococco che danno la meningite, non si supera il 10% della letalità, anche in questo caso con 711 casi nel quadriennio (178 nel 2016) e 77 decessi registrati complessivamente (17 nel 2016). Se consideriamo l’intero quadriennio analizzato (dal 2013 al 2016), abbiamo 629 decessi per meningite da qualsiasi causa, a fronte di 6786 pazienti diagnosticati.
Per dare un’idea comparativa, i decessi da incidente stradale nel nostro Paese sono stati 3419 solo nell’anno 2015.

La situazione nella ASSL di Sanluri

Il vaccino contro il meningococco tetravalente (A, C, W135, Y) è offerto anche nel territorio dell’ASSL di Sanluri, in compartecipazione di spesa al costo di euro 48,00 ed è particolarmente raccomandato oltre che per le categorie a rischio, per gli adolescenti, per coloro che sono soggetti a spostamenti- viaggi frequenti.
Il meningococco B è responsabile di gravi patologie infettive con elevato tasso di mortalità. Per il loro carattere invasivo le patologie da meningococco (in particolare per le meningiti) sono percepite tra le malattie infettive più drammatiche, anche se poco frequenti.
Dal 2013 è in commercio il vaccino contro il meningococco B sicuro ed efficace. E’ raccomandato nei bambini, adolescenti e soggetti a rischio. La ASSL di Sanluri lo propone in regime di compartecipazione di spesa al costo di euro 81,09 a dose.

Fonti
Ministero della Salute
Servizio Igiene e Sanità Pubblica ASSL Sanluri

Informazioni

Il Direttore e i medici del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica della ASSL di Sanluri sono a disposizione per dare informazioni e chiarimenti sulle vaccinazioni.
Dr. Antonio Frailis
c/o Poliambulatorio di Sanluri
Ala A - Primo Piano
Telefono: 0709359435
Cell: 3292108549
Orari: Previo appuntamento telefonico

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