Ambulatorio per i malati di Parkinson

Sanluri, 20 novembre 2012 - Un ambulatorio dedicato a chi è affetto dalla malattia di Parkinson e alle altre Sindromi Extrapiramidali.
La Asl di Sanluri ha recentemente attivato il nuovo servizio ambulatoriale all’ospedale di San Gavino.
L’iniziativa permetterà ai cittadini del Medio Campidano, affetti dalla patologia, di potersi recare in visita specialistica senza dover affrontare lunghi spostamenti in altre Asl. Il Servizio, nell’ambito del Dipartimento di Medicina e della nascente struttura semplice dipartimentale di Neurologia, è operativo tutti i martedì dalle 9,30 alle 12 ed è situato al secondo piano del corpo aggiunto dell’ospedale (fronte Pronto soccorso).
La Direzione generale della Asl ha intrapreso questa iniziativa venendo incontro alle esigenze di tanti malati e delle loro famiglie e accogliendo la richiesta dalla Associazione Sarda Malati di Parkinson ed alle altre Sindromi Extrapiramidali (A.Sa.M.Pa).

Come prenotare una visita
Si può accedere all’ambulatorio prenotando telefonicamente al Centro unico di prenotazione regionale (CUP) al numero 1533 o prenotando direttamente negli uffici ticket della Asl.
In entrambi i casi il richiedente dovrà essere provvisto dell’impegnativa da parte del medico curante contenente una delle seguenti diciture diagnostiche: Parkinson, Parkinsonismo, Sindrome Extrapiramidale, Tremore, Distonia, Corea.
I medici neurologi referenti dell’ambulatorio sono i dottori Marcello Deriu e Marcello Mura.

La malattia di Parkinson
La malattia di Parkinson è una patologia neurodegenerativa caratterizzata dalla progressiva perdita di cellule nervose adibite alla produzione di dopamina. La sua causa è sconosciuta ma è dimostrato che fattori ambientali (fattori tossici, esposizione lavorativa) e genetici concorrono alla sua patogenesi.
I sintomi più comuni sono il tremore, la rigidità muscolare e la bradicinesia (lentezza del movimento), ma molti altri disturbi riguardano la sfera psichica, cognitiva, comportamentale e vegetativa.
Si stima che la malattia colpisca il 3 per mille della popolazione generale e circa l’1% di quella sopra i 65 anni. L’età media di esordio è intorno ai 55 – 60 anni, ma circa il 5% può presentare un esordio giovanile al di sotto dei 40 anni.
Le terapia esistenti sono svariate, rappresentate da una ricca serie di farmaci discretamente efficaci sul controllo dei sintomi motori e non motori (depressione, allucinazioni, disturbi del sonno, disturbi urinari etc.), da programmi fisioterapici / riabilitativi ed, in fase avanzata, per casi selezionati, da tecniche più invasive.
L’appropriatezza e l’ottimizzazione di tali strategie terapeutiche può consentire ai pazienti una migliore qualità di vita, una maggior sopravvivenza e la riduzione del grado di invalidità.
La Malattia di Parkinson entra in diagnosi differenziale con altre affezioni, cosiddette extrapiramidali, quali i Parkinsonismi atipici, il Tremore Essenziale e altri disturbi del movimento (altri tremori, distonie, coree, etc.), che ricorrono con variabile frequenza nella popolazione generale e rispetto al Parkinson hanno una diversa fenomenologia clinica, prognosi e risposta alle cure.
La casistica del Parkinson e delle malattie neurodegenerative è destinata a crescere parallelamente all’ aumento della durata media di vita dell’uomo.
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